Mi chiamo Giulia, ho 31 anni, una laurea in giurisprudenza e sono originaria di Noale, in provincia di Venezia, dove sono cresciuta con la nonna materna. Da anni sono stata felicemente “adottata” dalla città di Treviso dove vivo e lavoro come operatrice di patronato.

La mia passione per la cucina non è legata a un momento ben preciso: è cresciuta pian piano, e negli ultimi 4\5 anni è diventata una parte molto importante della mia vita, un richiamo così assordante che non potevo più ignorare. Mia moglie Alessia ha iniziato a mia insaputa l’iscrizione, chiedendomi a giochi fatti di fare simbolicamente il click finale. MasterChef per me vuole essere una sorta di terapia d’urto: molte volte nel corso della vita non ho compiuto quel passo in più verso ciò che volevo, un po’ per sfortuna, un po’ per gli eventi, un po’ per insicurezza. Questa volta però ho deciso di mettermi in gioco e di provarci.

Il mio percorso di vita è da sempre in salita, sono dovuta crescere in fretta e conquistarmi con fatica e sacrificio ogni traguardo, ma ho visto troppi sogni e speranze infrangersi contro una quotidianità complicata. Ho sempre poca fiducia in me stessa: l’essere partita con i no di Chef Barbieri e Chef Cannavacciuolo è stato l’ennesimo colpo difficilissimo da accettare. Ma la fiammella di speranza accesa da Chef Locatelli mi ha dato nuova forza, e sono riuscita a far cambiare loro idea: questa incredibile conquista per me è un’iniezione di fiducia senza precedenti, uno tsunami di emozioni che devo ancora metabolizzare!

La mia cucina è sperimentazione, esplorazione, fusione di stili e tecniche, contaminazione: quando sono ai fornelli ascolto spesso alcune delle canzoni che Alessia ha scritto per me. Lei ha saputo dare ordine ed equilibrio alla mia vita ed ora vorrei poter essere io a “restituirle” quel primo aiuto. Un domani mi piacerebbe poter condividere con lei un progetto futuro di ristorazione a cui sto iniziando a dare forma, che sappia mettere al centro la stimolazione di tutti i sensi, come solo la cucina sa fare.

MasterChef rappresenta il guardare cosa c’è oltre la paura: il mio possibile riscatto con la vita passa da qui. Sono chiamata a mettere in campo il coraggio che spesso mi è mancato e, come recita uno di quei testi a me dedicati, a “ fare con la paura quello che so fare con la verdura”: saperla reinventare!

Giulia Busato, concorrente di MasterChef Italia 9, curiosità

Qual è il tuo piatto forte?
La pizza ad alta idratazione e lunga lievitazione, con un impasto realizzato attraverso l’utilizzo del lievito madre, farine macinate a pietra e grani antichi.

Il piatto cui sei particolarmente affezionato e che ti evoca emozioni?
Gli gnocchi al ragù della nonna.

Hai uno chef a cui ti ispiri?
Nutro una profonda stima nei confronti di Antonia Klugmann e del suo percorso.

L’ingrediente che non manca mai nella tua cucina:
Sicuramente le farine.

Il tuo miglior pregio
Sono instancabile.

Il tuo peggior difetto
Credere poco in me stessa ed essere un’insicura cronica.

Raccontaci un tuo aneddoto divertente legato alla cucina:
L’unica volta che ho deciso di provare a preparare la pancia di maiale con la tecnica della cottura a bassa temperatura ho spedito mia moglie dal macellaio per comprarla. Lei, dopo aver girato mezza provincia, è tornata a casa con 6 kg di carne ed in famiglia siamo solamente in due! Solo dover trovare un contenitore adatto a quel quantitativo è stata un’impresa e da quel momento, gli amici con cui abbiamo condiviso l’aneddoto, lo hanno soprannominato “operazione cotenna”!

Che musica ascolti mentre cucini?
Accendo “Lucio”, il giradischi che abbiamo in casa. Adoro il suono imperfetto, caldo e nostalgico del vinile.

Sei innamorata?
Certo! Della vita, della cucina e di Alessia, mia moglie.

Chi non ha mai smesso di credere in te?
Mia moglie.

Se fossi un ingrediente saresti… (esempio: aspro e acido come un limone)
Il curry, un incontro tra tante spezie e caratteristiche e ricco di sapore.

Se ne avessi la possibilità, un biglietto di sola andata per…
“Un viaggio a senso solo, senza ritorno se non in volo. Senza fermate né confini, solo orizzonti neanche troppo lontani”.

Hai un hobby oltre alla cucina? Se sì, quale?
Un tempo ho giocato a calcio a 5, ma ora non più. Adoro in generale ogni forma di espressione artistica e viaggiare, ma al momento in realtà sono completamente assorbita dalla cucina e dalle sue mille possibili implicazioni ed interazioni.