Cuocere innanzitutto l'amaranto in abbondante acqua bollente con poco sale. In un'altra pentola cuocere i bastoncini di liquirizia precedentemente schiacciati con un batticarne, partendo da acqua fredda. Una volta estratto l'aroma di liquirizia, mettere in infusione per una decina di minuti alcuni pezzi di prugna. Cominciare la riduzione di aceto balsamico, cuocendolo a fuoco non troppo alto fin quando non si otterrà un composto denso ma ancora fluido.

Tagliare a dischi di un centimetro di spessore i testicoli del toro, rimuovendo la pelle esterna e mettendoli quindi in acqua e aceto per 15 minuti. A quel punto asciugarli e rosolarli in abbondante burro al rosmarino.

Tagliare le patate senza buccia a cubetti di un centimetro e friggerle in abbondante olio di semi.

Scolare l'amaranto e condirlo con il cipollotto tagliato fine, del basilico, olio, sale e pepe.

Impiattare come se si stesse tracciando con la riduzione di aceto balsamico il viaggio di Ulisse da Troia ad Itaca: innanzitutto una piccola piramide di patate nella parte destra del piatto, poi a sinistra due cucchiai di amaranto, una rondella di testicoli di toro, altre due piramidi a simboleggiare Scilla e Cariddi, e infine qualche fetta di prugna alla liquirizia.